TRENOMANIAFOTO - ARCHIVIO FS - LE STAZIONI

Tutte le stazioni di RFI disseminate lungo la penisola e sulle isole maggiori


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Stazione di Bologna Centrale67 peržiūrosSau 22, 2020
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Stazione di Bologna Centrale64 peržiūrosGru 01, 2019
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Stazione di Venezia Santa Lucia53 peržiūrosLap 15, 2019
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Stazione di Venezia Santa Lucia47 peržiūrosLap 15, 2019
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Stazione di Bari Centrale146 peržiūrosSpa 28, 2017
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Stazione di Milano Centrale250 peržiūrosBal 07, 2017
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella204 peržiūrosBal 04, 2016
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella236 peržiūrosSpa 27, 2011
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella275 peržiūrosRugs 16, 2011
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella217 peržiūrosRug 28, 2011
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella224 peržiūrosRug 28, 2011
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella208 peržiūrosRug 28, 2011
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Stazione di Firenze Santa Maria Novella233 peržiūrosVas 24, 2011
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Vecchia stazione di Napoli Centrale246 peržiūrosGru 10, 2010
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Vecchia stazione di Napoli Centrale259 peržiūrosGru 10, 2010
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Vecchia stazione di Napoli Centrale248 peržiūrosGru 10, 2010
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Stazione di Bologna Centrale245 peržiūrosLie 26, 2010
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Stazione di Bologna Centrale237 peržiūrosLie 26, 2010
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Stazione di Bologna Centrale247 peržiūrosLie 26, 2010

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MILANO CENTRALELa Stazione Centrale di Milano (o Milano Centrale) è una delle principali stazioni ferroviarie d'Europa. Si tratta di un terminale ferroviario inaugurato ufficialmente nel 1931 per sostituire la vecchia Stazione Centrale (1864), che era una stazione di transito e non poteva reggere il nuovo traffico causato dall'apertura del Traforo del Sempione (1906). La stazione sarà l'unico punto d'incrocio della costruenda rete ad alta velocità (TAV), tra le linee Torino-Milano-Venezia, Milano-Roma-Napoli e Milano-Genova.

Il Re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra della nuova stazione il 28 aprile 1906, prima ancora che venisse scelto un progetto. La costruzione iniziò nel 1913.

A causa della crisi economica in Italia, durante la prima guerra mondiale, la costruzione procedette a rilento, e il progetto, piuttosto semplice all'inizio, continuò a cambiare divenendo sempre più complesso e maestoso. Questo avvenne specialmente quando Benito Mussolini, divenuto primo ministro, volle che la stazione rappresentasse la potenza del regime fascista.
Le principali modifiche furono il nuovo disegno delle piattaforme ferroviarie e l'introduzione delle grandi arcate in acciaio, opera di Alberto Fava; lunghe 341 metri, ricoprono un area di 66.500 metri quadri.
La costruzione riprese a pieno ritmo nel 1925 e il 1 luglio 1931 la stazione venne inaugurata ufficialmente alla presenza del ministro delle poste e delle comunicazioni Costanzo Ciano.

La stazione è attualmente interessata da importanti lavori di restauro e riqualificazione, iniziati ad agosto 2005, da parte di Grandi Stazioni, una società di Ferrovie dello Stato. I lavori dovrebbero concludersi nel 2008.

La stazione è opera dell'architetto Ulisse Stacchini, il cui disegno vinse l'ultima gara per la sua costruzione nel 1912. Il progetto era stato modellato sulla Union Station di Washington.

La facciata è larga 200 metri e la volta è alta 72, un record quando venne costruita. Dietro alla facciata, parallelamente ad essa corre la "Galleria delle Carrozze".

La stazione non ha uno stile architettonico definito, ma è una miscela di diversi stili, in particolare Liberty e Art Deco, ma non solo.
Talvolta il suo stile viene definito Assiro-Milanese. È stata definita dall'Arch. Aldo Rossi la più bella stazione ferroviaria al mondo.

La stazione ha 24 binari. Ogni giorno circa 320.000 passeggeri transitano dalla stazione, su un totale di 500 treni medi quotidiani, per un totale annuo di 120 milioni.
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Milano centrale


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4 bylos, naujausia pridėta Bal 07, 2017

 

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TORINO PORTA NUOVALa stazione Porta Nuova è il principale scalo ferroviario della città di Torino; altri scali cittadini sono Torino Lingotto, Torino Porta Susa, Torino Dora e Torino Stura.

È la terza più grande stazione italiana, con circa 192.000 transiti giornalieri e 70 milioni di frequentatori l’anno

I lavori per la costruzione della stazione iniziarono nel 1861, sotto la direzione di Alessandro Mazzucchetti. La struttura originaria prevedeva una netta distinzione tra la zona di partenza (Via Nizza) e quella di arrivo (Via Sacchi). Il Fabbricato Partenze era costituito da un ampio salone con volta circolare a tutto sesto, ornato da colonne, stucchi ed affreschi raffiguranti gli stemmi delle 135 città italiane e l’indicazione della loro distanza da Torino in chilometri. Questo edificio accoglieva la biglietteria, tre sale d’aspetto (una per ciascuna delle tre classi ferroviarie) la Sala Reale e il caffè ristorante.

La stazione si articola su più livelli distinti:

piano sotterraneo: occupato da locali delle Divisioni FS e dai magazzini delle attività commerciali;
piano terra: sede dei binari, costituito dal Fabbricato viaggiatori (dove si concentrano i servizi ai passeggeri e le attività commerciali) e da altri sette edifici distribuiti lungo Via Nizza e Via Sacchi, occupati dalla centrale termica, da uffici e locali tecnici delle Divisioni FS;
piani superiori: sede di uffici e dei servizi postali.
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Torino Porta Nuova


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4 bylos, naujausia pridėta Lie 14, 2008

 

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GENOVA PIAZZA PRINCIPELa stazione di Genova Piazza Principe è uno dei due principali scali ferroviari della città di Genova; è situata fra piazza Acquaverde, ove sono le entrate per l'utenza e Piazza del Principe, occupando l'intero lato settentrionale di Via Andrea Doria, ove sono gli ingressi di servizio, in pieno centro cittadino, e a poca distanza dal Palazzo del Principe.
L'altro scalo cittadino principale è la stazione di Genova Brignole.

Talvolta si tende ad indentificare la scritta "GENOVA P. PRINCIPE" con Genova "Porta" Principe ma questo è un errore, anche se in effetti una porta delle mura medievali della città era sita ove oggi è piazza del Principe, ed alcuni resti delle mura si possono vedere all'ingresso della stazione della Metropolitana "Principe" cui si accede dalla piazza stessa.

Statua a Colombo, presente nei giardini posti davanti alla stazioneVenne costruita nel 1860 su progetto dell'architetto Alessandro Mazzucchetti: il primo edificio era costituito da una volta di acciaio a campata unica impostata su corpi di fabbrica laterali.

Nel 1900, a causa dell'aumento del traffico ferroviario, ci fu un intervento di ampliamento della stazione realizzato su progetto dell'ingegnere Giacomo Radini Tedeschi.

Oggi la stazione di Piazza Principe è articolata su più livelli:

piano sotterraneo: occupato da locali tecnici e magazzini FS e dai due binari della linea suburbana che costituiscono la fermata di Principe Sotterranea;
piano dei binari: posto ad un livello inferiore rispetto al piano terra, è quasi interamente occupato da ambienti delle Divisioni FS, locali tecnici, depositi, attività commerciali e servizi di ristorazione;
piano terra: composto dal Fabbricato Viaggiatori, è sede delle principali attività commerciali e dei servizi per i passeggeri;
i restanti livelli: interamente occupati da locali ed uffici FS.
La stazione è stata inserita nel programma di riqualificazione dei principali scali italiani, curata da Grandi Stazioni, società controllata dalle Ferrovie dello Stato

L'uscita di Principe Sotterranea è collocata a pochi metri dalla stazione "Principe" della Metropolitana di Genova e dalla Stazione Marittima di Ponte dei Mille.
GENOVA BRIGNOLELa stazione di Genova Brignole è uno dei due principali scali ferroviari della città di Genova. È situata in piazza Verdi, in pieno centro cittadino alle falde del colle di Montesano; l'altro scalo cittadino principale è la stazione di Genova Piazza Principe.

L'idea di un secondo scalo ferroviario nella città di Genova si concretizzò in occasione dell'Esposizione mondiale del 1905; il progetto venne presentato nel 1902 dall'ingegnere Giovanni Ottino e prevedeva un fabbricato viaggiatori sviluppato per una lunghezza di 105 m, articolato in altezza in tre corpi di fabbrica composti secondo un asse di simmetria centrale.

Il fabbricato fu completato nel 1905: l'architettura riprende i motivi romantici della "rinascenza" di scuola francese, arricchita da ampi motivi decorativi. Le lesene gli stipiti e le cornici fino al primo piano sono in granito bianco. La facciata in stile romano, prospiciente Piazza Verdi, è decorata con stucchi e pietre delle cave di Montorfano; le pareti delle sale interne sono decorate da pregevoli affreschi di De Servi, Berroggio e Grife. Il corpo centrale della facciata è dominato da un grande corpo scultoreo riportante lo stemma cittadino, con statue di grifoni e scudo policromo a croce rossa su campo bianco, sormontato da una corona sulla quale è posto il capo bifronte del dio romano Giano; fra gli altri fregi, al livello del sottostante orologio, ad oriente, a bassorilievo lo stemma di Roma ed a destra quello di Torino.

Allo stato attuale, la stazione si articola su più livelli:

piano sotterraneo: occupato dalla centrale termica, da magazzini e cantine a servizio del ristorante e degli alloggi;
livello stradale: costituito dal Fabbricato Viaggiatori e sede della biglietteria, di attività commerciali, di strutture e uffici di FS;
piano rialzato: sede dei binari, occupato da attività di ristorazione, sala d'attesa, uffici e locali FS;
piani superiori: sede di uffici FS e alloggi.
La stazione è stata inserita nel programma di riqualificazione dei principali scali italiani, curata da Grandi Stazioni, società controllata dalle Ferrovie dello Stato.

Nel lato nord della stazione sono attualmente in atto i lavori per la costruzione di una stazione della metropolitana, il cui completamento è previsto per il 2010, con cui condividerà gli accessi pedonali e parte degli spazi.
BOLOGNA CENTRALELa Stazione di Bologna Centrale è attualmente il quinto scalo ferroviario italiano per dimensioni e volume di traffico viaggiatori (circa 78.000 mq attraversati da 58.000.000 di viaggiatori all'anno).

La stazione di Bologna è sorta come snodo essenziale per lo smistamento del traffico ferroviario fra l'Italia settentrionale e centro - meridionale. Infatti oggi contende a Roma il primato per numero di treni giornalieri in transito (circa 800) e probabilmente prenderà il primo posto in Italia con l'attivazione della nuova stazione sotterranea dedicata ai treni ad Alta Velocità.

La dislocazione dello scalo di Ravone a ovest della Stazione Centrale fu uno degli argomenti che venivano portati dagli oppositori alla costruzione della Direttissima che, provenendo dalla valle del Savena prevedeva l'innesto a Bologna sul lato orientale. Il traffico merci avrebbe dovuto di nuovo attraversare una stazione già estremamente attiva. Dopo la ristrutturazione del 1927 (che vide anche l'abbattimento della torre dell'orologio), un altro pesante intervento ebbe come protagonista la stazione di Bologna Centrale all'interno di un piano organico dell'intera struttura dei trasporti ferroviari nell'area bolognese.

Fu decisa la costruzione di una "linea di Circonvallazione" che avrebbe spostato il traffico merci proveniente da Ancona -sulla linea storica- e da Firenze -sulla erigenda "Direttissima"- direttamente allo Scalo di Ravone passando a nord della città attraverso la campagna bolognese. In previsione di un traffico molto più denso di quanto poi non si sia verificato era prevista la costruzione di una linea a quattro binari che poi fu limitata a due.

Bologna Centrale vide notevoli miglioramenti alla sua struttura. Eliminata la tettoia, sostituita da pensiline, i binari del piazzale furono aumentati a sedici, di cui quattro già presenti e "di testa" al Piazzale Ovest. Questo permise la partenza e l'arrivo di dieci treni contemporaneamente, fu costruito un doppio binario indipendente che permise lo spostamento dei locomotori dal Deposito ai binari senza gravi intralci al traffico sul lato occidentale. Furono costruite tre Cabine dotate di Apparati Centrali Elettrici che permisero il movimento dei deviatoi e la formazione degli itinerari e degli instradamenti senza intervento manuale a terra. Il movimento di treni e manovre fu reso più agile e sicuro. Le sedi delle linee per Milano, Verona e Porrettana furono rialzate per permettere l'innesto della Linea di Cintura a Ravone. Lo Scalo Derrate di Bologna Arcoveggio, poco a nord del piazzale interno di Bologna Centrale, vide la creazione di grandi impianti frigoriferi che specializzarono lo scalo nel trasporto derrate destinate all'attiguo Mercato Ortofrutticolo.

Altri interventi ferroviari esterni alla stazione ma che permisero una sua migliore gestione furono lo spostamento della linea Adriatica per l'innesto della Direttissima; la costruzione di Bivio Agucchi che permise lo spostamento del traffico merci proveniente da Padova direttamente a Ravone e furono installati, all'interno della sottostazione elettrica, i convertitori reversibili al mercurio che permettevano il recupero dell'energia elettrica generata dai treni percorrenti la Direttissima in discesa. Era infine prevista la costruzione dello scalo di Bologna San Donato. Questa stazione di smistamento merci, allora la più grande d'Europa, fu attivata nel 1941, lasciando allo scalo di Ravone il traffico merci locale e regionale.

Anche la piazza Medaglie d'oro fu interessata da una ristrutturazione e al centro fu installata una fontana che però venne tolta, a favore dell'attuale sistemazione, dopo un pesante bombardamento che semidistrusse la stazione e una vasta area circostante.

Il dopoguerra non porta grandi cambiamenti alla stazione di Bologna Centrale che diventa veramente "centrale" alla città. Bologna, infatti si espande in tutte le direzioni conglobando la stazione che, in cento anni, passa da un centro servizi periferico ad una posizione di estrema vicinanza al centro storico e a molte funzioni economiche.

Le sole innovazioni tecniche di qualche rilevanza ferroviaria non vedono la Stazione come protagonista. Sempre nel Quadrilatero, nel citato Reparto Dirigenti Centrali, nel 1957 si vede la nascita del primo impianto di C.T.C. (Centralized Traffic Control) (Controllo Centralizzato del Traffico) in Italia. Nato negli Stati uniti nel 1927, il C.T.C. permette agli operatori di gestire decine e a volte centinaia di chilometri di linee ferroviarie senza intervento di personale nelle varie stazioni. Il C.T.C. di Bologna permise a due operatori (D.C.O.) di gestire il traffico dell'intera Linea di Cintura, dove prima erano necessarie decine di Capistazione e Ausiliari. Un altro C.T.C. è poi stato installato sempre nel Reparto Dirigenti Centrali e, nato negli anni settanta del secolo scorso per dirigere il traffico della Galleria Appennino ed eliminare la necessità di un capostazione altrimenti costretto a operare per ore dentro la galleria, gradualmente è stato esteso all'intera linea Bologna - Prato.

Posta com'è al centro di un nodo essenziale per il traffico ferroviario nazionale, Bologna Centrale non poteva non essere interessata ai lavori per la cosiddetta "Alta Velocità", la Linea Milano-Bologna è Bologna-Firenze(-Roma) che prevede treni circolanti anche a 300 km/h. A Bologna Centrale è prevista (ed in fase di costruzione) una stazione sotterranea, lunga 642 metri, larga 56 e posta 23 metri sotto il piano attuale, dotata di quattro binari esclusivamente dedicati ai treni superveloci.

Per la costruzione della stazione sotterranea sono stati tolti d'esercizio i cinque binari di Bologna Centrale più lontani dal fabbricato viaggiatori, l'area è stata debitamente recintata per permettere i lavori in sicurezza senza timore di nuocere ai viaggiatori. Lo scotto da pagare è una congestione della stazione per la diminuzione dei binari operativi. Una serie di interventi palliativi come l'aumento fino a 7 dei binari del Piazzale Ovest dove sono stati attestati numerosi treni Regionali e Interregionali, la creazione di Bologna Salesiani dove vengono spostati materiali di treni che devono ripartire dopo lunghe soste, la spasmodica attenzione alle gestione del traffico in ingresso e in partenza e la stretta correlazione con i Dirigenti Centrali delle linee afferenti alla stazione, hanno permesso di contenere i disagi senza però eliminarli completamente.
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Bologna Centrale


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20 bylos, naujausia pridėta Sau 22, 2020

 

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VERONA PORTA NUOVALa stazione Porta Nuova è il principale scalo ferroviario della città di Verona.

Situata in prossimità del centro cittadino, Verona Porta Nuova è interessata mediamente da circa 68 mila transiti giornalieri, per un totale di 25 milioni di utenti annui. Giornalmente si attestano circa 300 treni, rappresentando il nodo verso cui confluisce la rete di trasporti pubblici urbana ed extraurbana; in prossimità del complesso è situato infatti un importante Bus Terminal Intercomunale che garantisce il collegamento con i principali comuni dell'hinterland veronese e con le restanti province venete.

La stazione ferroviaria fu costruita originariamente su progetto dell'architetto Dini tra il 1914 ed il 1915 e, dopo la seconda guerra mondiale, fu ricostruita sul medesimo impianto secondo il progetto dell’architetto Roberto Narducci. La stazione è caratterizzata da un dislivello tra la piazza esterna e i binari. Questo fattore strutturale ha avuto un peso determinante nella distribuzione dei servizi, organizzati secondo un piano funzionale molto rigido: al livello del piazzale esterno, il Fabbricato Viaggiatori è stato adibito ai servizi per il pubblico, mentre quello superiore, sede dei binari, è stato destinato a tutti i servizi ferroviari. Le tettoie metalliche delle banchine sono di chiara ispirazione liberty, mentre la copertura del corpo centrale e dei due corpi laterali è in cemento armato. Le zoccolature delle pareti interne sono rivestite con marmi del veronese, mentre le pavimentazioni sono a mosaico, in tessere di ceramica. Il complesso non presenta particolari elementi di rilievo storico e architettonico, anche in considerazione dei recenti lavori di ristrutturazione che, nel corso degli anni 90, hanno introdotto importanti modifiche strutturali e funzionali sia all'esterno, con l'introduzione di nuovi volumi vetrati sulla piazza e la modifica del fronte principale, sia all'interno.

La stazione di Verona Porta Nuova si articola su più livelli:

piano sotterraneo: occupato da strutture Ferrovie dello Stato;
piano terra: composto da vari edifici tra cui il Fabbricato Viaggiatori; il lato adiacente a Piazza XXV Aprile è occupato da attività commerciali e servizi ai passeggeri, mentre gli altri fabbricati, dislocati nel lato ovest, sono occupati da locali tecnici e uffici;
piano dei binari: destinato in prevalenza ai servizi ai passeggeri e ad un ristretto numero di attività commerciali;
piani I e II: sedi di uffici.

La stazione è stata inserita nel programma di riqualificazione dei principali scali italiani, curata da Grandi Stazioni, società controllata dalle Ferrovie dello Stato.

L’area affidata in gestione a Grandi Stazioni si estende su un’area di 127.500 mq, di cui i fabbricati occupano 22.840 mq; di questi ultimi, 2.730 mq saranno oggetto della prima fase dei lavori di riqualificazione.

Il riassetto funzionale del complesso prevede il recupero di aree attualmente poco utilizzate, da destinare ai servizi primari e secondari. La biglietteria, recentemente ristrutturata, manterrà la sua posizione attuale al piano terra, mentre la sala viaggiatori, che attualmente occupa un’area centrale della stazione interrompendo la continuità degli ambienti commerciali, sarà trasferita nello spazio attualmente occupato dall’Assistenza alla clientela e da spogliatoi di servizio, e collegata al vicino bar caffetteria. L’Assistenza alla clientela, invece, verrà collocata a fianco dell’atrio biglietteria al piano terra del Club Eurostar, mentre i servizi del Club collocati al piano dei binari saranno raggiungibili con un ascensore panoramico.
VENEZIA MESTRE
VENEZIA SANTA LUCIALa Stazione di Venezia Santa Lucia è il principale scalo ferroviario della città di Venezia.

Si trova all'estremità occidentale del Canal Grande.

È collegata alla terra ferma ed alla stazione di smistamento di Venezia Mestre attraverso il Ponte della Libertà.

È inserita nel gruppo delle 13 Grandi Stazioni italiane.
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Venezia Santa Lucia


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2 bylos, naujausia pridėta Lap 15, 2019

 

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FIRENZE SANTA MARIA NOVELLANel 1931 il ministro delle Ferrovie Costanzo Ciano affidò all'architetto Angiolo Mazzoni la creazione di un progetto per il potenziamento della stazione fiorentina, che sorgesse un po' più distante dalla chiesa e che rispondesse alle moderne necessità del traffico ferroviario. Il progetto del Mazzoni però subì numerose critiche, tanto che nel 1932 il Comune di Firenze dovette bandire un concorso per la nuova stazione: ne risutò vincitore un gruppo di architetti capitanati da Giovanni Michelucci, con Pier Niccolò Berardi, Nello Baroni, Sante Guerrieri e Leonardo Lusanna, oltre alla consulenza di Italo Gamberini, i quali crearono una delle opere più importanti del cosiddetto Razionalismo italiano. Secondo tale stile, teorizzato solo in seguito, la struttura di un opera doveva riflettere la sua funzione. Essa rappresentò il primo esempio in Italia di stazione eretta secondo una logica di funzionalità moderna.

Sebbene l'opera non fosse in linea con le tendenze architettoniche improntate al trionfalismo di stampo fascista, l'opera ricevette il plauso dello stesso Mussolini. Nonostante ciò, la sua relizzazione divise il mondo della cultura fra conservatori insoddisfatti (capitanati da Ugo Ojetti) e modernisti entusiasti, come i giovani intellettuali del Caffè Le Giubbe Rosse di Piazza della Repubblica fra i quali Elio Vittorini, Alessandro Bonsanti e Romano Bilenchi.

Il gruppo di Michelucci vinse il concorso pubblico su oltre 100 concorrenti, realizzando, almeno secondo il parere generalizzato odierno, un miracoloso connubio di bellezza formale e funzionalità. Michelucci sminuiva il ruolo dello stile del razionalismo, preferendo definire l'opera come sincretica nata cioè da tendenze diverse sviluppate nella massima libertà.

Le caratteristiche architettoniche di maggior pregio sono innanzitutto la scelta dei materiali che, oltre al vetro ed al metallo, con la pietra forte si amalgano perfettamente agli edifici cittadini, come l'antistante chiesa di Santa Maria Novella realizzata con la stessa pietra.

Dalla facciata, a semplici blocchi squadrati, si apre una vetrata a sette grandi fasce che proseguono per tutto l'edificio dando un effetto prospettico gradevole e illuminando il grande atrio della biglietteria, o Salone delle Partenze, ricoperto di marmi, e soprattutto l'arioso vano dei binari, realizzato senza strutture di sostegno centrali per garantirne la massima ampiezza e vastità. Coperto da rame e vetro, è lingo ben 160 metri e vi arrivano 16 binari, ciscuno con pensilina. Nel bar vennero posti due paesaggi di Ottone Rosai, e in una delle salette vennero collocati due pannelli di Romoli.

Panchina e poggia bagagli "legati" ad un pilastro. Ai binari alcune soluzioni di estrema modernità rappresentano uno dei primi esempi di design applicato all'architettura: come le panchine e i ripiani appoggia bagagli che abbracciano i pilastri squadrati.

Al binario 8 una targa ricorda il treno che, durante la seconda guerra mondiale, partì da qui carico di deportati ebrei destinati ai campi di concentramento nazisti.
Negli anni '80 furono aggiunti un nuovo sottopassaggio commerciale e il parcheggio sotterraneo, infine una molto discussa pensilina sul lato nord per il capolinea dell'autobus (1990) che ha inglobato un filare di pini a fianco della stazione. Questa struttura, creata con costosi marmi bianchi e verdi, si accorda male ai colori della piazza e la sua struttura chiusa per incanalare l'attraversamento dei pedoni, ha creato zone di non-passaggio molto degradate, ad uso dei senzatetto e a volte della piccola malavita. È stata discussa più volte la sua demolizione, ma l'ammettere di aver sciupato così tanti soldi per la realizzazione di un'opera sbagliata è di un peso politico forse ancora troppo rilevante per la giunta comunale. In ogni caso qualche vano all'estremità est è stato demolito nel 2004.
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Firenze Santa Maria Novella


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19 bylos, naujausia pridėta Bal 04, 2016

 

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ROMA TERMINIDopo l'apertura delle prime due linee ferroviarie dello Stato Pontificio, la ferrovia Roma Frascati - 14 luglio 1856, che si attestava a ridosso delle mura Aureliane presso la stazione di Porta Maggiore e la ferrovia Roma-Civitavecchia - 16 aprile 1859, poi successivamente prolungata fino a Pisa, che aveva capolinea presso la stazione di Porta Portese, e già noti i progetti delle linee Roma-Ceprano e Roma-Ancona, si pose il problema di dare un assetto al nodo ferroviario di Roma e, in particolare, di decidere se Roma avrebbe avuto un'unica stazione centrale o una stazione per ciascuna linea.

Su pressione di monsignor de Merode che aveva interessi nella zona di Termini e dell'attuale via Nazionale (pure da esso tracciata), prevalse la prima ipotesi e per la nuova stazione venne individuata l'area di Termini. Questa, situata sul colle dell'Esquilino, prende il nome dalle antiche Terme di Diocleziano, poco distanti. Si trova sul sito di un popoloso quartiere del II secolo, poi abbandonato, che comprendeva fondi rurali di famiglie patrizie. Nel Cinquecento vi fu costruita la villa Montalto-Peretti, di proprietà del cardinale Felice Peretti (poi papa Sisto V). La villa fu in seguito acquisita dalla famiglia Massimo, che la cedette allo Stato Pontificio al momento della realizzazione della stazione, e infine demolita.

La prima stazione fu edificata a partire dal 1862 ed aperta al pubblico il 25 febbraio 1863 con il nome di "Stazione Centrale delle Ferrovie Romane", in concomitanza con l'inaugurazione del collegamento ferroviario di Roma con Ceprano e quindi Napoli. Il 2 luglio 1868 iniziarono i lavori preliminari della nuova stazione Termini con una cerimonia d'inaugurazione alla presenza del papa Pio IX[1] fino al momento della scelta del progetto definitivo che avvenne nel 1869 sul progetto dell'architetto Salvatore Bianchi; dopo varie interruzioni i lavori furono conclusi nel 1874. Seguendo lo schema standard di quell'epoca, la stazione di Roma Termini era dotata di due fabbricati viaggiatori paralleli, uno per gli arrivi ed uno per le partenze, riuniti da una tettoia metallica centrale, simile a quella costruita poco prima a Parigi alla Gare de l'Est. Sotto la tettoia trovavano posto sei binari di testa, di cui due senza marciapiede. All'esterno della tettoia, a nord della stazione si trovavano lo scalo merci, il deposito locomotive e l'officina per la manutenzione delle carrozze. Tutti questi impianti sono stati in seguito spostati per consentire l'ampliamento del fascio di binari e la creazione di nuovi marciapiedi per il servizio viaggiatori.

La facciata della vecchia stazione era di circa 200 m più avanzata rispetto ad oggi e raggiungeva l'attuale via Cavour. Nel 1883 venne installata l'illuminazione elettrica sotto le tettoie e nei locali interni della stazione. Nel 1935 la rete elettrica di alimentazione arriva dal nord fino a Termini consentendo l'arrivo dei treni a trazione elettrica provenienti da Firenze.

Negli anni trenta del XX secolo si decise infine di ammodernare il nodo ferroviario di Roma, e naturalmente l'opera principale di questo intervento (e una delle poche, almeno in parte, realizzate) sarebbe dovuta essere la costruzione di una nuova stazione Termini.

Nel 1939 venne approvato il progetto di Angiolo Mazzoni per la realizzazione del nuovo impianto ferroviario e la vecchia stazione fu subito demolita. Nel 1943 i lavori furono interrotti con il collasso dello stato fascista e i lavori si interruppero.

Dopo la guerra Mazzoni venne epurato come fascista, il suo progetto fu ritenuto superato e si decise di indire un concorso per il completamento dell'opera. La stazione fu dunque completata dagli architetti Montuori e Vitellozzi realizzando il frontone e la pensilina d'ingresso considerata una delle opere più significative del Razionalismo italiano e infine inaugurata nel 1950.

La nuova stazione, cioè l'attuale si caratterizza esteriormente per la lunga sinuosa pensilina in cemento popolarmente chiamata "il dinosauro", che fino a non molto tempo fa conservava volutamente sul fronte le macchie di fumo di un incendio scoppiato al principio degli anni settanta e per l'edificio degli uffici, la cui orizzontalità è accentuata dalle sottili finestre continue. L'accesso ai treni avviene tramite la Galleria Gommata, una vera e propria strada pedonale trasversale che collega via Giolitti a via Marsala, dalla quale sono immediatamente raggiungibili tutti i principali servizi di stazione. La Galleria offre un'ampia offerta di esercizi commerciali che formano, insieme con il piano sotto terra, il Forum; tra i più conosciuti negozi si annoverano Benetton, Sachs, Mango e Nike, ristoranti come Mc Donald, W.O.K. (che propone una cucina fusion orientale) e Spizzico, e numerosi caffè.

Sul piazzale antistante, fu eretta la altissima Lampada Osram, che per la sua immediata riconoscibilità è stata per anni un tipico punto d'incontro per romani e visitatori.

Ristrutturata in occasione del Giubileo del 2000, la stazione è divenuta un importante punto di riferimento per turisti e cittadini romani, soprattutto grazie alla presenza di numerosi servizi quali il Forum Termini, un grande centro commerciale situato nella stazione.

Il terminal ferroviario è composto da 29 binari tronchi, 22 dei quali raggiungono la galleria gommata, 4 sono dedicati alle cosiddette "Linee Laziali", e 2, senza pensilina, sono stati ricavati da ex binari di servizio.

La circolazione è regolata da un sistema ACC (Apparato Centrale Computerizzato), il primo e finora il maggiore installato in Italia, attivo dal 1997. Prima, era attivo un Apparato Centrale a Leve, costituito da oltre 750 “maniglioni”, tramite i quali venivano formati gli itinerari di ingresso e di uscita dei treni. Il vecchio apparato era manovrato da più persone contemporaneamente, dirette a voce da un coordinatore situato su una pedana; oggi la sala che ospita l'ACS ha un'atmosfera ovattata ed è dominata da un enorme schermo che riporta in tempo reale l'occupazione dei binari e lo stato di tutti gli enti di stazione.
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Roma Termini


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5 bylos, naujausia pridėta Lie 23, 2010

 

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NAPOLI CENTRALELa Stazione di Napoli Centrale è il principale scalo ferroviario della città di Napoli e dell'Italia meridionale.

Il primo progetto della stazione fu dell'architetto Enrico Alvino, risalente al 1866. La nuova stazione fu progettata nel 1954 da Pierluigi Nervi, fu edificata al posto della vecchia stazione ferroviaria ed affaccia sulla piazza dedicata a Giuseppe Garibaldi. I lavori terminarono nel 1960.

È la stazione principale della città, altri scali ferroviari di interesse regionale e nazionale sono: Campi Flegrei (Fuorigrotta), Mergellina (poco distante dal lungomare) e la stazione di Piazza Garibaldi, inglobata nel complesso della stazione centrale (situata al livello inferiore).

Fra gli elementi architettonici che contraddistinguono la stazione è da notare il tetto "a piramidi" reso famoso anche da un carosello interpretato da Mina, in cui la cantante passeggiava vestita da enormi cavi telefonici tra le piramidi del tetto stesso. Arditi e innovativi furono anche i pilastri ad "albero" che sorreggono le tettoie poste all'ingresso della stazione e alla testa dei binari.

Dal piano inferiore della stazione di Napoli Centrale si accede alla linea 2 della metropolitana ,detta anche stazione Napoli Piazza Garibaldi e alla stazione della Ferrovia Circumvesuviana.

La Fontana della Sirena, inaugurata intorno alla metà dell'Ottocento su disegno di Francesco Jerace era situata nei giardini dell'attuale piazza Garibaldi, antistante la stazione ferroviaria; fu ricollocata in piazza Sannazzaro nel 1924.

Dal 2005 lo scalo è in fase di ristrutturazione e riqualifica su disegno di Dominique Perrault.Gli ultimi interventi della ristrutturazione all' interno della stazione (2006) sono stati la collocazione di teleschermi al plasma ad ogni binario, un passaggio pedonale per l' accesso allo stazionamento taxi all' esterno della stazione e della creazione di un corridoio dotato di scale mobili e tapis-roulant che permette l' ingresso nel piano binari della Circumvesuviana con il restauro della Fontana Partenope,che si trova all' interno della Stazione.
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Napoli Centrale


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6 bylos, naujausia pridėta Gru 10, 2010

 

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BARI CENTRALELa stazione di Bari Centrale Trenitalia è la principale stazione ferroviaria del capoluogo pugliese. Si trova in Piazza Moro, nel quartiere murattiano della città.

La stazione nasce nel 1864 in una zona all'epoca in piena espansione. Costruita come una tipica stazione di transito presentava una struttura caratterizzata da una tettoia a falde piane che copriva i due binari di corsa e quello di attraversamento con le relative banchine. Lo stile della stazione privilegiava un linguaggio di caratteri essenziali e forme geometriche. La neonata stazione necessitò quasi da subito di ampliamenti per l'enorme sviluppo del traffico ferroviario a cavallo tra i secoli XIX e XX. Tra il 1865 e il 1906 furono aggiunti 5 binari e fu ingrandito il corpo centrale del fabbricato cui furono aggiunti alcuni edifici accessori. Una nuova serie di lavori di ampliamento si sono svolti tra il 1906 e il 1945 che ne mutarono l'aspetto e le dimensioni originarie. In particolare nel 1930 fu effettuata la sopraelevazione di un piano dell'edificio centrale e furono chiuse le rientranze presenti tra lo stesso e gli edifici laterali. Nell'atrio della biglietteria i pilastri furono sostituiti con colonne doriche in marmo. A partire dal 1946 un nuovo piano regolatore della stazione portò alla configurazione degli spazi così come si presentano oggigiorno.

La stazione, nata come di transito, si é negli anni adattata alle esigenze della circolazione acquistando un piazzale che permette l'accesso a 6 binari di testa. Pertanto oggi la stazione ha 16 binari di cui 10 di transito e 6 di testa per il totale di oltre 300 treni che fermano nella stazione ogni giorno. Il traffico é di 38mila passeggeri al giorno e 14 milioni l'anno. La maggior parte degli utenti appartiene al traffico pendolare. Nel 2008 inizierà la realizzazione del collegamento ferroviario (a doppio binario elettrificato) che collegherà la stazione di Bari Centrale all'aeroporto. Il nuovo collegamento entrerà in funzione nel 2010.

Oltre a Trenitalia, la stazione ospita anche due binari dedicati alle locali Ferrovie del Sud Est.

La stazione è stata inserita nel programma di riqualificazione dei principali scali italiani, curata da Grandi Stazioni, società controllata dalle Ferrovie dello Stato. Il progetto prevede un aumento e una rimodulazione degli spazi al servizio dei viaggiatori con un miglioramento sensibile dei servizi.

La stazione di Bari Centrale sarà capolinea di tutte le linee che comporranno la futura metropolitana di Bari.
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Bari Centrale


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3 bylos, naujausia pridėta Spa 28, 2017

 

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PALERMO CENTRALELa stazione di Palermo Centrale è il principale scalo ferroviario della città di Palermo; è una stazione di testa, in quanto in essa confluiscono, terminando con un paraurti, i binari dalle varie direzioni di arrivo. È situata nel cuore della città, in piazza Giulio Cesare. È anche la stazione di origine del servizio metropolitano della città e del collegamento con l'Aeroporto di Palermo-Punta Raisi. Altri scali cittadini sono la stazione di Palermo Marittima e la stazione di Palermo Notarbartolo.

È interessata da circa 52000 transiti giornalieri, per un totale di 19 milioni di utenti l’anno. Dal 2001, per mezzo di una diramazione dalla stazione di Piraineto, sulla linea Palermo-Trapani, all'aeroporto "Falcone-Borsellino", Trenitalia ha iniziato il servizio Trinacria express con partenze cadenzate da Punta Raisi e da Palermo Centrale tutti i giorni con percorrenza di 45 minuti, e fermata a Vespri, Palazzo Reale-Orleans, Notarbartolo, Francia e Piraineto, che serve ai viaggiatori provenienti dalla direzione di Trapani.

La stazione di Palermo Centrale venne inaugurata il 7 giugno 1886.
Fino al 1941, era caratterizzata da una grande tettoia dalle eleganti linee in ferro e vetro, sorretta da capriate a falce posta a copertura del fascio binari; in tale data la struttura venne demolita per recuperare i rottami metallici per sostenere lo sforzo bellico.

La tettoia, della lunghezza di 90,38 metri e con una luce di 40 m. era munita di doppio lucernario; era stata progettata nel 1883 dall'ingegnere Ausanio Cajo e realizzata dalla Società Nazionale delle Officine di Savigliano.
La tettoia della stazione di Palermo era del tipo più evoluto a centine snodate: gli archi, realizzati in due elementi, erano collegati con una cerniera alla sommità che ne permetteva la flessibilità della struttura, fatto importante nel caso specifico essendo posta in una stazione del sud con notevoli escursioni termiche tra notte e giorno che comportavano una variazione di lunghezza degli elementi in funzione della temperatura. Le centine avevano la possibilità di scorrere su cuscinetti a rullo lateralmente, per compensare la dilatazione termica nei periodi di più alta temperatura.

Oggi la stazione di Palermo Centrale è articolata su più livelli:

piano interrato, sede di impianti, locali tecnici e magazzini;
piano terra, sede dei binari, dove si concentrano i servizi per i viaggiatori e le attività commerciali;
piano ammezzato, occupato da uffici e magazzini;
piani superiori, occupati da uffici, magazzini e strutture FS.
L'isola al centro dell'atrio, realizzata in epoca recente, al momento è occupata dalla biglietteria e da un'attività di ristorazione.
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Palermo Centrale


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2 bylos, naujausia pridėta Lie 16, 2008

 

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Atsitiktinė byla - LE GRANDI STAZIONI
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